EDUCATIVA DI STRADA. Che cos’è e in cosa consiste?

L’educativa di strada è un servizio rivolto agli adolescenti e preadolescenti che si svolge in strada, nei parchi, nelle stazioni e in tutti i luoghi informali in cui i ragazzi si incontrano, trascorrono del tempo, crescono e si costruiscono una loro identità.

Prevede che siano gli educatori a rivolgersi ai ragazzi (e non i ragazzi a recarsi presso i servizi giovanili), recandosi direttamente nei contesti e nei luoghi in cui essi si ritrovano spontaneamente tra loro.

I principali obiettivi dell’educativa di strada sono:

  • promuovere il protagonismo giovanile
  • favorire l’integrazione dei giovani nel contesto sociale
  • attivare un pensiero critico
  • promuovere l’ascolto e il confronto tra pari
  • supportare i ragazzi nelle piccole e grandi difficoltà che la crescita porta con sé.

Proprio grazie al suo approccio informale, infatti, gli educatori hanno la possibilità di avvicinarsi e di conoscere anche i gruppi più diffidenti e maggiormente a rischio, riuscendo ad ascoltare le loro frustrazioni, raccogliere le loro idee, riflettere assieme a loro su come realizzare quanto desiderano e apportare modifiche quando risulta necessario.

I ragazzi insieme agli educatori di strada creano così una rete tra le loro risorse, le associazioni presenti sul territorio, i Centri Giovanili, i Comuni; conoscono in prima persona le potenzialità del territorio in cui vivono e diventano cittadini più attivi e consapevoli.

“Il nostro è un lavoro che si basa sulla relazione: essendo la strada un luogo informale non ci sono regole formali, se non la regola del “rispetto”.  Incontriamo gruppi di ragazzi in maniera informale nei parchi, giardini, bar, luoghi di aggregazione spontanea. Con i ragazzi/e svolgiamo dei laboratori, che possono essere di musica, hip hop, video, fotografici, graffiti, ecc (arte mainstream). Se ce lo richiedono, li aiutiamo nella ricerca lavoro e nella stesura dei CV. Trattiamo diversi temi “intoccabili”, quali la sessualità, il consumo di sostanze legali e illegali e dipendenze varie. Discutiamo inoltre sulla scuola, sui loro sogni, i rapporti con gli amici e la famiglia. Gli educatori di strada hanno un ruolo che non è né da genitori né da professori, siamo degli adulti atipici per loro ed entriamo in contatto/relazione in una maniera totalmente diversa, con noi si crea un rapporto di apertura. È un lavoro continuo negli anni, che più viene fatto a lungo termine più ne beneficia il territorio”.

(citazione estratta da un’intervista a Sonia Bregoli, educatrice)