L’evento finale de L’HUB DEI TALENTI

Il 15 ottobre 2022 a Pioltello si è tenuto l’evento finale de L’Hub dei Talenti. I partner, insieme ai giovani del territorio che hanno partecipato al progetto, hanno avuto modo di lavorare insieme confrontandosi attivamente e condividendo i risultati raccolti durante i dodici mesi di svolgimento del progetto.


La mattina sono stati realizzati i workshop “Talenti, Esperienze e Influenze” rivolti a studenti e studentesse delle scuole superiori e realizzati dalla rete del terzo settore e dal Team Under30. Una particolare menzione per i giovani protagonisti di quest’ultimo che, dopo il percorso di ricerca-azione svolto durante il progetto, hanno coinvolto studenti e studentesse in una intensa condivisione delle loro storie di vita per affrontare tra pari il tema dell’orientamento e delle scelte rivolte al futuro.



Il pomeriggio si è svolta la tavola rotonda sulle prospettive dell’orientamento giovanile alla presenza di politici, tecnici, esperti e giovani. Un’occasione per un reale scambio generativo sul tema con il coinvolgimento diretto del mondo giovanile che ha avuto modo di discutere insieme agli adulti le tematiche che maggiormente lo riguardano.



Durante la tavola rotonda i partecipanti hanno condiviso le proprie riflessioni intorno alla domanda stimolo ripresa dai lavori del mattino: “qual è l’elemento che non dovrebbe mai mancare in un buon percorso di orientamento per favorire scelte consapevoli?”.

Dopo l’introduzione a cura del coordinamento di Spazio Giovani Martesana si è data apertura al confronto fra i partecipanti (circa una ventina) alla tavola rotonda. Ecco le parole chiave emerse durante l’incontro.

Ascolto – è necessario modellare le azioni secondo le esigenze dei giovani fornendo loro spazi di espressione e tempi dedicati all’ascolto del sè e delle proprie domande interiori. Questo consente di dare peso alle domande e favorire l’esplorazione e l’indagine. Naturalmente in termini di ascolto è importante costruire spazi di ascolto individuale affinchè sia posta la giusta attenzione alle vulnerabilità di tutti quei ragazzi e ragazze che fanno fatica a esporsi in classe o in altri contesti sociali.

Disorientamento – legittimare il perdersi e legittimare l’ignoto per tentare di esercitare fiducia.

Non giudizio – non sentirsi giudicati per non accrescere l’ansia interna

Errore – dare dignità all’errore ed esercitare “leggerezza” in modo consapevole, perchè è necessario non avere fretta, sapere che si può cambiare e raddrizzare il tiro. Tutti i percorsi messi in atto mirano giustamente a ridurre la possibilità di fare scelte sbagliate, tuttavia questo non deve far dimenticare l’importanza di contemplare l’errore nelle proprie vite.

Consapevolezza – in particolare la consapevolezza che non si sta facendo sempre e per forza la scelta della vita per vivere il proprio presente con maggiore serenità perchè si è sempre in tempo. L’orientamento è una questione identitaria (noi siamo le scelte che facciamo) però quello che è più importante non è fare la scelta giusta ma cosa accade dopo che si è compreso di avere fatto la scelta sbagliata e si vive un fallimento. Qui è importante che vi siano spazi di condivisione (con adulti, specie insegnanti ma anche tra pari) per riformulare le esperienze e prendere nuove strade frutto di nuove scelte

Passione – tante difficoltà possono forse essere controbilanciate dal fatto che il nostro tempo non è esclusivamente fatto di lavoro e così anche un buon percorso di orientamento dovrebbe contemplare tutte le vie perchè una persona si senta completa. Non possiamo nè dobbiamo dimenticarci che oggi la questione lavorativa rappresenta una criticità sociale del mondo che abitiamo ed è quindi ancor più difficile trovare un lavoro che soddisfi le proprie aspirazioni e aspettative.

Scuola – ha un ruolo centrale nel percorso di orientamento soprattutto nel creare occasioni per mettersi in gioco (che non contemplino lo studio però). Al tempo stesso la scuola rappresenta uno dei luoghi simbolo della consapevolezza della società civile e pertanto sono necessarie sinergie e condivisioni per far tornare il tema dell’orientamento (e la scuola) centrale nel dibattito pubblico.

Famiglia – la famiglia non si sceglie eppure è così importante nel determinare le scelte delle persone. È necessario un sostegno alla genitorialità che consenta di essere genitori ed educatori, non solo perchè il tema del cosa da fare da grande è un tema che nasce per forza di cosa nell’ambito familiare, ma anche perchè è importante affrontare questo tema sin dalla tenera età (rispetto al ciclo scolastico ad esempio già alle medie).

Domande – è necessario fare domande ai giovani e ascoltarli maggiormente. A scuola le insegnanti sono portate a svolgere il loro ruolo ma spesso faticano ad accompagnare i giovani e troppo spesso il loro ascolto passa solo ed esclusivamente attraverso la didattica invece si dovrebbe lavorare molto di più sullo sviluppo delle competenze trasversali.

Rischio – rappresentato dal fatto che i percorsi di orientamento devono essere anche percorsi educativi e devono necessariamente coinvolgere sia giovani che adulti facendo parlare i giovani tra loro e gli adulti tra loro e tentare poi il dialogo fra i mondi, fra le famiglie e la scuola, fra adulti e giovani ecc. Rimuovere quindi gli ostacoli che impediscono di mettere in pratica ciò che i giovani ci dicono, spesso sono ostacoli istituzionali spesso sono ostacoli che nascono dalla mancanza di capacità di ascolto ed esperienza da parte del mondo adulto.

Conoscenza e verità – non affidarsi mai al percepito o al raccontato ma saper andare in profondità per conoscersi veramente e comprendere che tutto è relativo e che i tempi di ricerca e scelta personale sono differenti per ciascuno. In questo senso è fondamentale anche l’assunzione di responsabilità che il mondo adulto deve fare per generare proposte e per favorire un atteggiamento realista rispetto alle variabili in gioco.

Creatività – è un elemento fondamentale per costruire la propria strada a partire da ciò che appassiona indipendentemente dal percorso professionale. Partendo dalla consapevolezza che una strada preordinata non esiste perchè va costruita in un percorso è bene ricordare che il mondo adulto può dare suggerimenti rispetto a esperienze già fatte.

Responsabilità – in fin dei conti l’orientamento riguarda tutti e a tutte le età pertanto è una tematica trasversale che chiama la responsabilità di tutti nell’affrontarla e nel trovare soluzioni alle sue criticità.

La tavola rotonda si è dunque conclusa con l’auspicio a mantenere vive la rete e le modalità di lavoro che sono nate grazie al progetto L’Hub dei Talenti con la finalità di dare continuità non solo alle riflessioni, quantomai necessarie, ma anche ad azioni e progettualità future.

Questo momento di confronto in cui, è bene sottolinearlo, hanno preso parola 3 giovani (tra i 20 e i 26 anni) che hanno partecipato al Team Under30 e altrettanti studenti dell’IIS Machiavelli (di 16/17 anni), rappresenta un importante sviluppo in termini di confronto pubblico e partecipazione. L’impegno per generare responsabilità sociale e cittadinanza attiva e favorire la partecipazione giovanile alla costruzione delle politiche che li riguardano in prima persona è uno degli obiettivi del coordinamento pedagogico di Spazio Giovani Martesana.